Digrignare i denti di notte: perché succede e come smettere

digrignare i denti di notte
icona calendario 27 Agosto 2024     icona categoria Ortodonzia

Molte persone si svegliano al mattino con una sensazione di malessere generale, senza rendersi conto che la causa potrebbe essere il digrignamento dei denti di notte. Questo disturbo, conosciuto in ambito medico come bruxismo notturno, può passare inosservato a chi ne soffre, ma gli effetti sulla salute orale e generale possono essere significativi. Secondo il Dott. Paolo Francesco Orlando, specialista in odontoiatria, il bruxismo è una condizione che, se non trattata, può portare a seri danni ai denti e alla mandibola. I sintomi tipici includono dolore mandibolare, cefalee mattutine e usura dei denti, segni che spesso si manifestano senza che la persona ne comprenda l’origine.

Le cause principali di questo disturbo possono essere molteplici, tra cui stress, ansia e cattive abitudini legate al sonno. Fortunatamente, esistono soluzioni efficaci per smettere di digrignare i denti e proteggere così la propria salute dentale e il benessere generale. In questo articolo, approfondiremo le ragioni per cui si verifica il bruxismo e illustreremo le strategie più efficaci per contrastarlo, basate sulle indicazioni del Dott. Orlando e sulle più recenti ricerche nel campo.

Se soffri di bruxismo puoi rivolgerti alle cliniche Dental Factor per risolvere il problema. Per prenotare una visita con il Dott. Paolo Francesco Orlando, contatta Dental Factor al numero 055 26 98 788 o tramite email a info@dentalfactor.it.

Cos’è il bruxismo

Il bruxismo è un’attività involontaria che può manifestarsi sia durante il sonno (bruxismo notturno) che durante la veglia (bruxismo diurno). Questo comportamento, che coinvolge il serramento o il digrignamento dei denti e la spinta della mandibola verso l’alto, può interessare persone di tutte le età, dai bambini agli adulti.

Secondo il Dott. Paolo Francesco Orlando, il bruxismo non dovrebbe essere considerato una vera e propria patologia, ma piuttosto un comportamento ripetitivo dei muscoli masticatori. In effetti, è normale per la maggior parte delle persone serrare o sfregare i denti lievemente durante la giornata. Tuttavia, quando questo comportamento diventa frequente o intenso, può trasformarsi in un problema serio per la salute dentale e generale.

Il bruxismo notturno può variare in intensità, da lieve a moderato o grave, e può portare a una serie di complicazioni come usura dello smalto dentale, fratture dei denti, e disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare. Nei casi più severi, il bruxismo può influenzare negativamente la qualità della vita, causando sintomi come mal di testa persistente e dolori facciali.

Perché si digrignano i denti nel sonno

Il digrignamento dei denti durante il sonno, noto come bruxismo notturno, è un fenomeno complesso che può essere causato da una combinazione di fattori psicologici, fisici e comportamentali. Tra le cause principali, lo stress e l’ansiagiocano un ruolo predominante. Quando non si riesce a gestire adeguatamente lo stress attraverso attività come lo sport o la meditazione, il corpo può somatizzare queste tensioni, manifestandole attraverso il serramento o il digrignamento dei denti. Questo può portare a contratture muscolari a livello della mandibola, cefalee tensive e problemi cervicali, noti come cervicalgia.

Oltre ai fattori psicologici, una respirazione inadeguata durante il sonno può essere un’altra causa significativa. In particolare, la presenza di apnee notturne nei bambini e negli adulti è strettamente associata al bruxismo. Questi episodi di interruzione della respirazione possono innescare il riflesso di digrignare i denti, come meccanismo compensatorio per mantenere aperte le vie aeree. È fondamentale, in questi casi, eseguire una valutazione pneumologica per confermare la presenza di apnee e intervenire di conseguenza.

Dal punto di vista odontoiatrico, sebbene in passato si attribuisse molta importanza al legame tra malocclusioni (disallineamenti dentali) e bruxismo, le evidenze scientifiche attuali indicano che solo una piccola percentuale di queste malocclusioni può essere considerata una concausa del bruxismo. Questo suggerisce che, mentre un allineamento dentale non corretto può contribuire al problema, non è di per sé il principale fattore scatenante

Cause di bruxismo notturno nei bambini

Il bruxismo notturno non è un fenomeno esclusivo degli adulti; anche i bambini possono sperimentare il digrignamento dei denti durante il sonno. Le cause di questa condizione nei più piccoli sono diverse e possono variare in base alla fisiologia, alla psicologia e alla conformazione del cavo orale.

Una delle cause più comuni è la maturazione del sistema nervoso centrale. Durante lo sviluppo, il cervello dei bambini attraversa fasi di crescita che possono influenzare i movimenti involontari, come il serramento o il digrignamento dei denti. In questi casi, il bruxismo tende ad essere lieve e spesso non è accompagnato da rumore notturno.

Un’altra causa rilevante è la cattiva respirazione. Quando un bambino ha difficoltà a respirare durante il sonno, magari a causa di un raffreddore o di una posizione scorretta del capo, può digrignare i denti per facilitare il passaggio dell’aria. Questo tipo di bruxismo può variare da lieve a moderato e raramente produce rumori significativi.

La somatizzazione dello stress è un altro fattore che può scatenare il bruxismo notturno nei bambini. Anche i più piccoli possono accumulare stress, che si manifesta durante il sonno attraverso un digrignamento più intenso e rumoroso. In questi casi, il bruxismo può essere un segnale di tensione emotiva o di disagio psicologico non espresso durante il giorno.

Inoltre, i bambini con disturbi psicologici o psichiatrici possono mostrare un bruxismo da moderato a intenso, spesso accompagnato da rumori notturni significativi. Questa forma di bruxismo è più complessa e richiede una valutazione approfondita da parte di specialisti per individuare eventuali problematiche sottostanti.

Infine, la conformazione della bocca e l’allineamento delle arcate dentarie possono influenzare la comparsa del bruxismo. Un disallineamento dentale può portare a un serramento dei denti, che varia da lieve a intenso, con una correlazione minima con il rumore notturno.

È importante notare che, in molti casi, il bruxismo nei bambini non rappresenta un pericolo immediato per la loro salute.

Sintomi

l bruxismo notturno può manifestarsi attraverso una serie di sintomi che variano in intensità, ma che, se non riconosciuti e trattati tempestivamente, possono portare a danni significativi alla salute orale. Ecco i sintomi più comuni associati a questa condizione:

  • Dolore alla mandibola e alle orecchie: Uno dei segnali più frequenti è il dolore o indolenzimento della mandibola, che può estendersi fino alle orecchie. Questo sintomo è spesso dovuto alla tensione muscolare accumulata durante il digrignamento notturno.
  • Sensibilità dentale: Molte persone con bruxismo sviluppano una sensibilità dentale accentuata, soprattutto al caldo e al freddo. Questo accade perché l’usura dello smalto dentale espone le parti più sensibili del dente, causando dolore quando si consumano cibi o bevande a temperature estreme.
  • Cefalee mattutine: Svegliarsi con mal di testa è un altro sintomo comune. Questi mal di testa sono spesso di tipo tensivo e sono il risultato della continua contrazione dei muscoli mandibolari durante il sonno.
  • Usura dei denti e fratture dentali: Il digrignamento può portare a una usura significativa dei denti, con conseguente perdita di smalto e, in alcuni casi, fratture dentali. Questo danno, se non trattato, può richiedere interventi odontoiatrici complessi per ripristinare la funzionalità e l’estetica dentale.
  • Rumore di denti notturno: Un sintomo caratteristico del bruxismo è il rumore di denti durante il sonno. Questo suono stridulo e penetrante, causato dallo sfregamento dei denti, può essere così forte da svegliare sia chi ne soffre sia chi dorme accanto.
  • Stanchezza al mattino: La qualità del sonno può essere compromessa dal bruxismo, portando a una sensazione di stanchezza e spossatezza al risveglio.
  • Indolenzimento alle mascelle o al viso: Oltre al dolore mandibolare, molte persone sperimentano un indolenzimento generale del viso, che può persistere per diverse ore dopo il risveglio.

A lungo termine, il bruxismo può causare danni irreversibili non solo ai denti, ma anche alle articolazioni temporo-mandibolari, che possono diventare disfunzionali e dolorose. Se questi sintomi vengono trascurati, le conseguenze possono richiedere interventi odontoiatrici complessi, come l’uso di bite notturni o, nei casi più gravi, trattamenti chirurgici.

Come accorgersi se il bambino digrigna i denti nel sonno

Per i genitori, è importante prestare attenzione ai sintomi del bruxismo infantile. Il rumore emesso durante il sonno è spesso il segnale più evidente. Come spiega il Dott. Broggi, il rumore prodotto dal digrignamento nei bambini è talmente forte e acuto che può essere percepito da una stanza all’altra. Questo suono, oltre a svegliare il bambino, può disturbare anche chi dorme vicino a lui e, in alcuni casi, può spaventare chi lo sente per la prima volta. Monitorare il sonno dei bambini per alcuni giorni può aiutare a fornire informazioni dettagliate al medico sulla frequenza e l’intensità del fenomeno, permettendo di intervenire in modo adeguato.

Come smettere di digrignare i denti di notte

Affrontare il bruxismo notturno richiede un approccio multidisciplinare, poiché non esiste una soluzione unica e definitiva per smettere di digrignare i denti. Tuttavia, esistono diverse strategie che possono aiutare a ridurre significativamente i danni e migliorare la qualità della vita.

  • Uso di bite notturni: Uno dei metodi più comuni e consigliati dagli odontoiatri specializzati in gnatologia e ortodonzia è l’uso del bite. Si tratta di un dispositivo mobile che si applica sui denti, progettato per proteggere lo smalto dentale dall’usura causata dal digrignamento. Il bite può essere utilizzato durante la notte o, in alcuni casi, anche di giorno, a seconda delle necessità del paziente. Questo strumento è essenziale per prevenire ulteriori danni ai denti e alle articolazioni temporo-mandibolari.
  • Terapie di rilassamento: Lo stress è uno dei principali fattori scatenanti del bruxismo. Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga, e altre forme di gestione dello stress possono essere estremamente efficaci nel ridurre la frequenza e l’intensità del digrignamento. Queste pratiche aiutano a diminuire la tensione muscolare e a migliorare la qualità del sonno.
  • Modifiche allo stile di vita: Alcune abitudini quotidiane possono esacerbare il bruxismo. Ridurre il consumo di caffeina e alcol prima di dormire può aiutare a prevenire il digrignamento dei denti. Inoltre, è consigliabile evitare attività stimolanti nelle ore serali, come l’uso di dispositivi elettronici, che possono interferire con il rilassamento e il sonno.
  • Terapie comportamentali: Per molti pazienti, il bruxismo è strettamente legato a problemi psicologici o a un accumulo di stress. In questi casi, le terapie comportamentali possono essere utili per identificare e modificare le abitudini dannose. Lavorare con uno psicoterapeuta per affrontare le cause sottostanti, come l’ansia o la depressione, può essere fondamentale per ridurre l’incidenza del bruxismo.
  • Farmaci miorilassanti: In alcuni casi, soprattutto quando il bruxismo è associato a tensioni muscolo-scheletriche significative, il medico può prescrivere farmaci miorilassanti. Questi farmaci aiutano a ridurre la tensione nei muscoli del cranio, del collo e della schiena, alleviando i sintomi associati al bruxismo. Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso di miorilassanti deve essere monitorato attentamente da un medico, in quanto possono avere effetti collaterali e devono essere parte di un approccio terapeutico complessivo.

Quando consultare un medico

Se noti segni di bruxismo, è importante consultare un dentista o un medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. Ignorare il problema può portare a complicazioni serie e difficili da trattare in futuro.

dentista Paolo Francesco Orlando

Dott. Paolo Francesco Orlando

Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.

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