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La tecnica di implantologia transmucosa, chiamata anche flapless o implantologia mini invasiva, consente l’inserimento di un impianto dentale senza aprire il lembo gengivale, minimizzando l’insorgenza di ferite chirurgiche.
Questa tecnica di implantologia è utilizzata fin dagli anni 60 e rappresenta un’alternativa meno invasiva rispetto all’implantologia tradizionale, che richiede due sedute separate per l’inserimento dell’impianto e l’applicazione della protesi. Con l’implantologia transmucosa, invece, l’impianto viene inserito in un unico intervento attraverso un foro circolare praticato sulla gengiva.
Per l’inserimento dell’ impianto dentale, viene praticato un foro nell’osso mascellare utilizzando una fresa speciale.
L’implantologia flapless è ideale per risolvere casi di edentulia, a patto che vi sia una quantità sufficiente di osso che viene verificata tramite esami radiografici e durante le visite.
Grazie ai progressi tecnologici e alle ricerche in campo odontoiatrico, sono state sviluppate tecniche di implantologia basate sull’osteointegrazione. Queste, attraverso un’incisione chirurgica della gengiva, consentono un posizionamento più preciso dell’impianto dentale nel tessuto osseo.
La tecnica di implantologia transmucosa viene preferita in alcuni casi poiché è meno invasiva e fastidiosa per il paziente rispetto ad altre tecniche. Questo la rende una scelta ideale in determinate situazioni, garantendo comunque risultati eccellenti nella sostituzione degli elementi dentari mancanti.
Cosa sono gli impianti dentali transmucosi?
Gli impianti dentali transmucosi, anche chiamati flapless, sono una tecnica di implantologia dentale che prevede l’inserimento di un impianto dentale attraverso un foro circolare praticato sulla gengiva, senza l’apertura del lembo gengivale e senza provocare una ferita chirurgica.
L’intervento prevede l’utilizzo di una fresa che consente di forare l’osso della giusta dimensione del suddetto moncone.
Questa tecnica si basa sull‘osteointegrazione, ovvero il processo di fusione dell’impianto con l’osso della mascella o della mandibola, che avviene in modo naturale nel corso delle settimane successive all’intervento.
Gli impianti dentali transmucosi sono una scelta ideale per i pazienti che necessitano di sostituire uno o più elementi dentari mancanti, poiché offrono numerosi vantaggi tra cui una maggiore rapidità nell’inserimento dell’impianto, una riduzione del tempo di guarigione post-operatoria e una minore invasività rispetto ad altre tecniche di implantologia dentale
Grazie a ciò è possibile risolvere il problema di denti mancanti, ma con la premessa che ci sia sufficiente quantità di osso per sostenere l’impianto.
Nei casi di grave atrofia ossea bisognerà ricorrere alla rigenerazione ossea, che il dentista preleverà da mento, branca montante della mandibola o da altre zone della cavità orale scongiurando quindi a priori il rischio di rigetto.
Come viene inserito un impianto tramite la tecnica dell’implantologia transmucosa?
Il posizionamento dell’impianto senza alcuna incisione della gengiva viene effettuato utilizzando delle speciali mascherine forate che fungono da guida, e permettono quindi al chirurgo dentista di agire in modo mirato in un punto ben preciso.
Prima di procedere con questa tecnica, è tuttavia necessario che il professionista acquisisca tutte le informazioni del caso invitando il paziente a sottoporsi in un centro specializzato ad una TAC specifica nota come Cone Beam, che riesce a fornire un’immagine in 3D dell’intera arcata dentale sia essa quella inferiore, superiore o entrambe.
Fatta questa importante precisazione il chirurgo dentista se ci sono le condizioni ideali, provvede ad effettuare un piccolo foro all’interno della gengiva e fino ad oltrepassare la mucosa.
Successivamente procede con l’applicazione di una sorta di dado filettato su cui viene poi avvitato il moncone in titanio.
L’impianto dentale in oggetto è destinato a durare una vita intera, a patto che si provveda con una certa costanza a pulirlo frequentemente nell’arco di una giornata (dopo ogni pasto) e che non ci siano arrossamenti e sanguinamenti gengivali oppure condizioni conclamate di parodontite.
In questo caso, il medico chirurgo prima di procedere con l’implantologia provvederà a curare i suddetti problemi, optando per una terapia professionale che consiste nel rimuovere sotto le gengive tartaro e placca.
A chi è rivolta l’implantologia tranmucosa?
La tecnica di implantologia transmucosa è indicata per pazienti anziani e coloro in terapia con anticoagulanti o bifosfonati.
Inoltre, è compatibile con l’implantologia a carico immediato, consentendo la realizzazione di una protesi fissa in poche ore.
Questa tecnica rappresenta una soluzione meno invasiva per chi vuole evitare interventi chirurgici troppo complessi.
Inoltre, la tecnica di implantologia Flapless è consigliata anche:
- nei pazienti diabetici
- nei pazienti che assumono anticoaugulanti
- nei pazienti cardiopatici
- nei pazienti che assumono bifosfonati.
I principali vantaggi dell’implantologia transmucosa
Volendo quantificare i vantaggi offerti dall’impianto dentale trasmucoso a parte il fatto che è una tecnica mininvasiva, genera un minor numero di traumi al soggetto interessato e anche la guarigione è decisamente più rapida.
Se tutto ciò non bastasse a descrivere i vantaggi offerti da questa tipologia di impianto dentale, vale la pena aggiungere che è indolore, gli edemi e i gonfiori risultano di gran lunga inferiori e anche il rischio di incorrere in stati settici tipici delle condizioni post-operatorie sono praticamente nulli.
A margine va aggiunto che la tecnica Flapless non richiede punti di sutura e il numero di antibiotici o di antidolorifici è ridotto al minimo.
I maggiori vantaggi per il paziente sono:
- Migliore esperienza per il paziente grazie a minor dolore, edemi e gonfiori ridotti e minor uso di farmaci antidolorifici.
- Guarigione più rapida e tempi di recupero più brevi.
- Ridotto rischio di infezioni post-operatorie.
- Maggiore facilità nella creazione di denti provvisori e possibilità di mangiare cibi solidi subito dopo l’intervento.
- Minor costo dell’intervento e non sono necessari punti di sutura.
- Utilizzo di impianti in titanio di alta qualità e dello stesso tipo.
Gli svantaggi
L’implantologia transmucosa non consente di lavorare direttamente sull’osso, rendendola inadatta per pazienti con basso quantitativo di tessuto osseo che richiedono innesto di materiale biocompatibile. Inoltre, il posizionamento degli impianti può essere limitato dall’assenza di apertura della gengiva, con il rischio di compromettere l’osteointegrazione e il successo dell’intervento. Per questi motivi, la tecnica tradizionale (o a carico differito) è generalmente considerata più sicura e affidabile.
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Dott. Paolo Francesco Orlando
Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.