Impianto dentale quanto dura il fastidio

ragazza prova fastidio per l'impianto dentale
icona calendario 22 Luglio 2022     icona categoria Implantologia

L’impianto dentale  è una delle migliori soluzioni, presenti in odontoiatria, per rimettere i denti naturali mancanti o estratti.

Grazie ai progressi notevoli nel campo della medicina odontoiatrica, l’impianto dentale risulta essere affidabile con un successo clinico favorevole  nel 95% dei casi.

Si tratta di un dispositivo protesico fisso realizzato con una radice artificiale in titanio che viene inserita nell’osso della mascella o mandibola e da una protesi dentale fissa, chiamata corona o capsula dentale, ovvero il dente artificiale.

L’obiettivo dell’impianto è coprire gli spazi lasciati liberi dalla mancanza di uno o più denti nella parte superiore o inferiore dell’arcata dentale.

Per poter mettere un impianto dentale è necessario sottoporsi a un intervento chirurgico e affidarsi a un dentista implantologo.

Quando si deve inserire un impianto è naturale e spontaneo chiedersi quanto dura il dolore  e il fastidio dopo l’intervento e come gestire il decorso post operatorio.

In questo articolo comprenderemo che, al di là di quello che si potrebbe pensare, il dolore non dovrebbe spaventare perché si tratta di una fase del tutto fisiologica facilmente controllabile.

Inoltre, vedremo come alleviare i lievi fastidi che si presentano dopo l’intervento in modo da anticipare i tempi di un perfetto recupero.

Impianto dentale: si prova dolore durante l’intervento?

Nel campo dell’implantologia, l’innesto di un impianto dentale viene generalmente usato come soluzione ottimale per riabilitare la mancanza di denti persi a causa di carie dentali, fratture, ascessi, vecchiaia e patologie a carico della dentatura come la parodontite.

Se da una parte i pazienti non vedono l’ora di risolvere al più presto queste problematiche che causano disagi e difficoltà nella vita quotidiana, dall’altrà spesso sono spaventate dall’idea di dover subire un intervento che potrebbe procurare dolore sia durante che dopo.

Chiarire, quindi, questi dubbi aiuterà tutti ad affrontare nei migliori dei modi l’intervento.

L’intervento chirurgico è doloroso?

Innanzi tutto è bene chiarire che, normalmente, l’installazione di un impianto richiede l’anestesia di tipo locale accompagnata da un agente sedativo.

Solo e necessariamente in caso di circostanze particolari il paziente potrebbe subire un’anestesia totale più potente.

Quando il paziente soffre di odontofobia, ovvero la paura del dentista, è possibile ricorrere alla sedazione cosciente per affrontare la procedura in estrema serenità.

Questo cocktail di farmaci consente di tranquillizzare completamente il paziente facendolo rimanere vigile e reattivo.

Pertanto, in entrambi i casi, il paziente non avvertirà alcun dolore o fastidio.

Oltre a queste soluzioni anestetiche, sono oramai a disposizione innovative tecniche tecnologiche e software sofisticati che permettono una migliore pianificazione dell’intervento e preparazione del trattamento.

Queste innovazioni permettono ai dentisti di definire in maniera precisa ed accurata la corretta posizione dell’impianto in modo da non commettere errori.

Inoltre, l’intero intervento sarà guidato dalla fase di innesto della radice di natura artificiale fino alla chiusura dell’intervento.

Questo tipo di tecnologia, che permette una chirurgia computer guidata, abbatte i rischi e le difficoltà causate dall’invasività dell’intervento chirurgico.

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Quindi, in definitiva, tutta la fase preparatoria alla base dell’intervento e le stesse modalità di esecuzione puntano oramai su una apprezzata micro invasività con l’obiettivo di procurare il minor dolore possibile al paziente.

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Tuttavia, bisogna riconoscere che, essendo un vero e proprio intervento chirurgico, il termine dolore non può completamente sparire dal dizionario medico bensì è bene prevedere la comparsa di un certo discreto fastidio doloroso nella fase post operatoria.

Ad ogni modo, il dolore non risulterà mai sorprendentemente eccessivo o insopportabile.

Lo si può gestire con facilità avvalendosi dei noti rimedi tradizionali come l’uso del ghiaccio sulla zona dolorante o medicinali di uso comune.

Ovviamente, l’intensità del dolore sarà influenzata anche dal grado di sensibilità del paziente e dal numero di impianti dentali insieriti.

Per avere un decorso post operatorio quasi indolore è bene, ad ogni modo, affidarsi ai suggerimenti del professionista che seguirà il caso.

La gestione del dolore dopo l’installazione di un impianto dentale

Gli effetti dovuti all’anestesia locale in genere vengono meno nel giro di qualche ora quando anche la sensibilità del cavo orale viene ripristinata.

Gli effetti dell’anestesia generale, d’altronde, sono più lunghi e potrebbero prolungarsi anche per un’intera giornata o più.

A prescindere dalla tipologia di anestesia subita e dalla scomparsa dei suoi effetti, si può considerare assolutamente normale provare leggeri fastidi nella fase immediatamente dopo l’intervento soprattutto nella zona che circonda l’impianto.

In realtà, il dolore fa parte della normale risposta di guarigione del corpo in seguito ad un taglio ed, in genere, dura una settimana circa.

Individuiamo ora quali sono le principali reazioni che potrebbero verificarsi dopo l’intervento e quali semplici rimedi applicare:

Dolore generico

Nella fase immediatamente successiva l’installazione la radice artificiale impronterà un processo fisiologico che la porterà ad unirsi in modo integrale e salda all’osso alveolare.

Il processo è chiamato osteointegrazione.

Sino a quando questo intero processo non arrivi a perfetto compimento e la rigenerazione dei tessuti molli non sia adeguatamente avvenuta, si potrebbe provare dolore in maniera localizzata oppure per l’intero cavo orale.

Ma questo dolore può essere attenuato con l’assunzione di farmaci antidolorifici e antinfiammatori quali l’ibuprofene e il paracetamolo.

Sanguinamento

Le gengive guariscono in maniera graduale, pertanto è normale attendersi una fuoriuscita di sangue dalla zona con l’impianto nelle fasi antecedenti l’operazione.

L’applicazione sostanziale e regolare di ghiaccio sulla zona interessata aiuta a rendere meno copioso il sanguinamento e allevia la sofferenza che potrebbe causare.

Qualora la fuoriuscita di sangue sia eccessiva e preoccupante, è doveroso riferirsi al professionista che ha eseguito l’intervento.

Gonfiore dei tessuti che circondano l’impianto

La reazione dell’organismo implica un fisiologico gonfiore dei tessuti molli causato da un maggior apporto di sangue attraverso i capillari.

Anche in questa situazione, applicare del ghiaccio in maniera continuativa e regolare sulla zona allevierà le pulsazioni e i gonfiori.

Attuare queste procedure non solo allevieranno le principali fonti di dolore dopo l’operazione ma permetteranno anche di prendersi adeguata cura del cavo orale assicurando una corretta guarigione in tempi brevi.

Seguire il decorso con attenzione e competenza permetterà, inoltre, di favorire il successo dell’intera procedura ed evitare alcune controindicazioni che potrebbero sorgere e quindi determinare dolore in maniera eccessiva e prolungata.

A tal proposito è consigliabile non assumere alimenti eccessivamente solidi o bevande molto calde almeno per la prima settimana.

Prima e dopo l’intervento il dentista prescriverà una terapia antibiotica di profilassi per evitare rischi di eventuale infezione.

dentista Paolo Francesco Orlando

Dott. Paolo Francesco Orlando

Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.

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