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L’implantologia dentale è una delle branche più importanti dell’odontoiatria, grazie agli impianti dentali è possibile avere nuovamente denti fissi e un bel sorriso.
Spesso i pazienti, prima di sottoporsi a un intervento di implantologia ci chiedono “mettere un impianto dentale, fa male?”
Con l’affinamento delle tecniche e il progredire di tecnologie e strumentazioni questa tipologia di intervento sta diventando sempre meno invasiva e meno dolorosa.
Si tratta di un intervento chirurgico, è vero, ma oggi il Dr. Paolo Orlando ci parlerà delle tecniche implantologiche più indicate per provare il minimo dolore.
È doloroso fare un impianto dentale?
Se stai cercando informazioni chiare e dettagliate perché devi sottoporti a un intervento implantologia continua a leggere questo articolo.
Le preoccupazioni più grandi delle persone che devono mettersi un impianto dentale sono la paura di sentire dolore, il timore di rimanere per un lungo periodo senza denti, la durata dell’intervento e i costi da sostenere.
In questo articolo approfondiamo come avviene l’intervento chirurgico e tutte le informazioni relative al dolore dovuto all’intervento e al post operatorio.
Cos’è l’intervento di implantologia
Un intervento di implantologia dentale consiste nell’inserire una radice artificiale ( vite in titanio) per sostituire la radice naturale di un dente perso o mai sviluppato.
Alla radice artificiale viene successivamente agganciato un moncone che servirà per posizionare, dapprima la protesi provvisoria e successivamente la protesi definitiva, ovvero i denti fissi.
Gli interventi di implantologia sono sempre più affidabili grazie a tecniche innovative e studi continui, possiamo affermare che da più di 20 anni hanno raggiunto ottimi livelli di affidabilità e sicurezza.
Un intervento di implantologia dentale ha una percentuale di successo di circa il 95 – 98%.
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Quando si può mettere un impianto
Si può ricorrere all’implantologia dentale quando è presente una sufficiente quantità di osso, nella mascella e nella mandibola, tale da sostenere l’impianto e il carico masticatorio.
In tutti quei casi in cui la quantità di osso non è sufficiente è possibile ricorrere al altre tecniche, come ad esempio:
- Rigenerazione ossea;
- Impianti zigomatici;
- Impianti pterigoidei;
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Quanto dura l’intervento
La durata dell’intervento dipende dalle necessità nel paziente e dal numero di impianti da inserire per risolvere il suo problema.
Ipotizzando di dover inserire un solo impianto, in un paziente con una sufficiente quantità di osso, l’intervento avrà una durata di circa 20/25 minuti, invece, se ipotizziamo di dover ripristinare un’intera arcata dentale, con necessità di ricorrere alla rigenerazione ossea, l’intervento avrà una durata di circa 2 ore.
È doloroso fare un impianto dentale?
Mettere un impianto dentale non è per niente doloroso, questa è una delle informazioni più ricorrenti che si trova in rete. Ma è veramente così?
L’intervento per mettere un impianto dentale viene eseguito sotto anestesia locale e questo limita notevolmente il dolore.
Se il paziente deve mettere un solo impianto la procedura è relativamente semplice e, come abbiamo visto, ha una durata di circa 20 minuti. In questi casi si può affermare che mettere un impianto dentale non è doloroso, più che altro fastidioso e noioso sottoporsi all’intervento.
La situazione è differente quando si parla di riabilitazioni di arcate complete con tanto di rigenerazione ossea e magari con l’estrazione dei pochi denti naturali rimasti.
In questi casi la procedura non è certo una passeggiata di salute, il paziente dovrà rimanere circa due ore a bocca aperta durante le quali il dentista procederà a effettuare le estrazioni, incidere le gengive, eseguire la rigenerazione ossea e posizionare gli impianti.
Ovviamente l’anestesia annulla completamente il dolore durante l’operazione ma si percepiranno comunque fastidio e disagio.
Per i casi complessi è consigliabile ricorrere alla sedazione cosciente per via endovenosa, che garantisce un completo rilassamento del paziente e una migliore qualità dell’intervento.
Il dolore post operatorio
Anche il decorso post chirurgico può essere considerato indolore nei casi di piccole riabilitazioni, esempio quando viene inserito un singolo impianto.
Negli interventi complessi, che richiedono ricostruzioni ossee importanti, è previsto un decorso post operatorio che richiede al paziente di rimanere a riposo per qualche giorno.
Dopo l’intervento il paziente può risultare gonfio sul volto e possono comparire edemi sia sotto agli occhi che intorno alla bocca.
A seconda dell’estensione dell’intervento la gengiva e le guance potranno gonfiarsi leggermente e pulsare nei giorni successivi.
Per alleviare il dolore e il fastidio il dentista prescrive degli antidolorifici come ad esempio il toradol e andrà seguita una terapia antibiotica per evitare la comparsa di possibili infezioni che possano portare alla perdita dell’impianto.
Mettere un impianto dentale fa male? Dolore no grazie, alla chirurgia guidata
L’implantologia computer guidata è una tecnica implantare innovativa che riduce al minimo il dolore di un intervento.
Grazie a questo metodo siamo in grado di simulare e pianificare al computer l’intero intervento, rendendolo più semplice, altamente predicibile e meno invasivo per il paziente.
Vediamo insieme i vantaggi di questo trattamento:
- PRECISIONE: l’intervento viene pianificato interamente al computer, questo garantisce un risultato predicibile e ci consente di non avere nessuna sorpresa durante l’operazione.
- MINI INVASIVITÀ: la creazione della dima chirurgica ci consente di posizionare i fori esattamente dove andranno inseriti gli impianti. In questo modo i tagli durante l’intervento saranno ridotti al minimo necessario e il dolore post operatorio sarà quasi pari a zero.
- VELOCITÀ: unendo la predicibilità e la mini invasività, otteniamo un intervento e un decorso post operatorio più veloce e senza stress per il paziente che verrà in studio solo per posizionare gli impianti.
Come avviene un intervento di implantologia computer guidata
Prima di tutto viene presa l’impronta dentale del paziente (utilizzando lo scanner intraorale), che servirà poi all’odontotecnico per preparare la cosiddetta dima radiologica: una mascherina in resina acrilica, che riproduce il lavoro di cui il paziente ha bisogno.
In seguito si procede ad un’indagine diagnostica per immagini, tramite TAC 3D: in questo modo potremo pianificare l’intervento nei dettagli, con l’aiuto di un software specifico. Sarà quindi possibile valutare la qualità e la quantità dell’osso presente, la struttura anatomica della bocca del paziente e il punto preciso in cui posizionare gli impianti.
Dopo aver raccolto tutti i materiali, avremo una visione d’insieme e potremo iniziare a pianificare l’intervento direttamente sul modello al computer, senza bisogno della presenza fisica del paziente in studio.
Al termine di questa preparazione, le informazioni vengono inviate al laboratorio che costruirà la dima personalizzata, in cui saranno già presenti i fori che ci guideranno nell’inserimento degli impianti.
Sarà quindi possibile procedere con l’intervento in anestesia.
Agli impianti verrà fissata una protesi provvisoria ma stabile, che consentirà al paziente sin dal primo giorno di condurre una vita normale: mangiare, sorridere, chiacchierare senza che nessuno si accorga di nulla.
Un impianto può causare rigetto?
Si sente spesso parlare erroneamente di rigetto di un impianto dentale.
Diciamolo una volta per tutte, il rigetto di un impianto non esiste, piuttosto si parla di fallimento di un impianto.
Il rigetto è inteso come una reazione avversa del corpo umano a l’inserimento di un corpo esterno non idoneo. Nei casi degli impianti dentali il rigetto non può esistere perché i materiali utilizzati (come ad esempio il titanio) sono perfettamente biocompatibili.
Si parla invece di fallimento di un impianto, ovvero quando non avviene il processo di osteointegrazione tra osso e impianto con la perdita di quest’ultimo.
Il fallimento di un impianto può avvenire per varie motivazioni:
- l’intervento è stato eseguito in una struttura non sterilizzata;
- negligenza dell’operatore;
- strumentazione non sterilizzata correttamente;
- il paziente non ha seguito correttamente la terapia antibiotica prima e dopo l’intervento;
- cause naturali non ancora definite in letteratura;
Dove fare l’impianto dentale
Gli studi dentistici Dental Factor sono specializzati negli interventi di implantologia dentale.
Grazie all’esperienza ventennale del dott. Paola Francesco Orlando, alla formazione continua e costante e all’impiego di attrezzature all’avanguardia siamo in grado riabilitare anche i casi più complessi di implantologia dentale.
Dott. Paolo Francesco Orlando
Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.